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“Elogio della Follia” di– Erasmo da Rotterdam
Anche i papi , i cardinali, i
vescovi, già da molto tempo si dedicano a imitare con tutta serietà la vita dei
regnanti, e quasi hanno superato i loro modelli. (1).
Se ciascuno di essi pensasse un
poco di più al significato della veste di candido lino, simbolo di vita
incorrotta, simbolo della profonda conoscenza del Vecchio e Nuovo Testamento.
Della pastorale cura del proprio
gregge, e alla Croce, segno di vittoria su ogni passione umana, se questi
vescovi pensassero a queste cose, e a molte altre cose simili, condurrebbero
una vita grama e tormentata?
Viceversa fanno bene se badano a
se stessi, per il resto affidano le pecorelle a Cristo, o ne incaricano i loro”fratelli”
o vicari. Non ricordano più nemmeno il significato del loro nome di vescovo,
che sta indicare lavoro, cure, attenzione. Si comportano da vescovi soltanto
nell’arraffare danaro,; allora non
mancano certo di vigilanza, ne di attenzione.
Allo stesso modo se i cardinali
riflettessero che sono i vicari degli Apostoli, e perciò si richiedono a loro
le stesse virtù di quelli: che non sono padroni ma soltanto amministratori dei
beni spirituali ed un giorno non lontano, dovranno render conto per filo e per
segno della loro opera.
(1)
Non bisogna dimenticare quanto
disse a proposito dei teologi, Erasmo, colpisce con la sua satira non i prelati
in quanto tali, ma gli indegni che accaparravano cariche e benefici
ecclesiastici, senza vocazione né sacerdotale, né pastorale.
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