lunedì 29 luglio 2013
LE BEGHE DEGLI UOMINI CI CONFONDONO
La mente dell'uomo è diventata il solaio delle idee inutili, esse dall'alto bussano e vogliono essere ascoltate.
Non tutte queste idee sono nostre, qualcuno sotto forma di pasticcino ci li ha messe e noi li usiamo.
Ed ecco che ci troviamo smarriti in problemi che non ci appartengono, e non siamo capaci di esprimerli e soprattutto di risolverli. Una volta si usava dire: "parlar chiaro", come dire: "non siamo capaci di risolvere nessun problema, non ci sono i mezzi". Uno si chiede che le tasse sono state pagate, ogni prodotto di sostentamento è coperto di tassa governativa, vi sono le "accise, tasse che si trascinano dalle vecchie guerre, e terremoti passati". Una mia bolletta parla così: "Consumo zero, tasse governative e varie, 35 euro". ecco l'assurdo paghi tasse sul niente. Questo non è parlare chiaro è pagare sempre. Perché non ci spiegano perché non sanno spendere bene i nostri soldi? Il parlar chiaro è fare e scrivere per conoscenza due liste, con il titolo: "Cose utili e Cose inutili",e così anche noi sappiamo dove navighiamo. Il dizionario politico è subdolo
e nasconde cose che noi non dobbiamo conoscere, per poter mantenere vivi tesoretti a qualcuno utili.
La trasparenza è una virtù, è il: "parlare chiaro," che governi e partiti non vogliono, e il cittadino rimane
confuso e in balia di astrusi meccanismi che non si sa dove ti portano. Per concludere amico ti propongo un giochetto, utilizzalo e scoprirai cosa significa confusione, e vedrai il malessere nell'attore che partecipa al gioco. Il gioco è questo: "Prendi un oggetto non troppo pesante, consegnalo nelle mani di una persona presente,
e poi stai lì ed aspetta, la persona ti chiederà dove appoggiare l'oggetto, tu rimani lì e non dirgli dove deve appoggiare l'oggetto, la persona a questo punto si guarderà in giro e spazientita ti butterà via l'oggetto, mandandoti a quel paese. Questo è l'esempio delle beghe che ti hanno creato, è il non parlare chiaro, e tu le tue beghe come il giochetto vuole non sai dove metterle.
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