domenica 19 gennaio 2014

IL CHIODO DELL'UOMO, LA SOFFERENZA

Buona sera fratello.
Sei teso come le corde di un violino, la cui musica denota una mancata armonia.
Il vostro mondo è iperteso e l'angoscia affonda nei vostri cuori. Le tensioni sono alimentate dalla mancanza di pace. E' inutile dire che tutto va bene, ma il peso del passato è come un'ascia che scuote il legno. La sofferenza vissuta lascia profondi solchi, che la vostra mente continuamente propone sino a sfiancarvi. Il gioco dell'ombra vi vuole morti perché non possiate vestire il camice del giusto.
Anche Gesù in quell'orto fu tribolato, perché la carne ha la sua voce, e il  cuore sanguina.
La cadute e i cedimenti creano sofferenza ma ripropongono che il calice va bevuto fino in fondo.
Il cielo sta a guardare impotente e sospira per la vostra redenzione.
Il calvario umano è pieno di sofferenza ma anche di speranza di un cielo pulito e sereno che il vostro sangue a lavato.
Le benedizioni del Padre vi accolgono in un abbraccio d'amore, e i vostri stracci consunti diventeranno luce per nuovi cuori.
Il vostro mondo va così riscattato, e nutrito d'amore e di giustizia.
Fratello mio il sorriso si farà ridente, come il sole d'estate, perché il vostro trono nei cieli è vicino agli eletti.
Sono sempre con te fratello, e asciugo le tue calde lacrime, che saranno rugiada per nuovi fiori.
Un abbraccio di luce, tuo fratello.

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