Il processo dell'evoluzione, è magnificamente spiegato nella storia del Figliol Prodigo che ricevette la sua parte di eredità dal Padre e si recò in contrade remote dove dissipò la sua fortuna in una vita sregolata.
Mentre conduceva un'esistenza dissoluta e soffriva grandi privazioni, riaffiorò poco a poco nella sua coscienza il ricordo della casa del Padre ed egli pronunciò una delle affermazioni più significative mai pronunciate "Mi alzerò e tornerò dal Padre mio".
Mentre si avvicinava, il Padre gli corse incontro per abbracciarlo. Il progresso dell'umanità o dell'individuo, inizia quando l'uomo comincia ad elevarsi e a camminare verso il proprio Sé reale.
Nostro Padre è il nostro Sé. Il lungo tragitto che ci separa dal Padre ci sembra distante quanto una stella più lontana, ma in effetti è più vicino dei nostri occhi.
Il motivo di questa illusione è che attraverso i secoli, noi (il Vero Padre in noi) ci siamo identificati con l'aspetto forma della vita, e ci siamo persi nell'acqua corrente delle forme transitorie, Ciò si può spiegare se prendiamo come esempio il processo del sonno. Notate come la nostra coscienza attiva diventa poco a poco più distante, affondando sempre più profondamente in un apparente oblio.
In questo stadio del sonno sembra quasi che non esistiamo più. Nello stesso modo la scintilla, il Padre, pian piano perde coscienza di se stesso man mano che si identifica con la materia più grossolana e più densa, fino al giorno in cui si trova al polo opposto del suo vero essere.
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