mercoledì 13 febbraio 2013

IL NUMERO “40” e LA QURESIMA


 

 

Il quaranta è il numero dell’attesa (quarantena), ma è anche il numero della purificazione.
La storia della salvezza biblica è contrassegnata da questo numero il: “40”.
La Genesi riporta “farò piovere per 40 giorni”.
Mosè fu chiamato alla sua storica missione “quando aveva 40 anni”, e sostò nel deserto per 40 mesi.
Saul regnò 40 anni.
Davide regnò 40 anni, così fu anche per Salomone.
Gesù predicò per 40 mesi, e apparve ai suoi discepoli dopo 40 giorni, che precedono l’Ascensione.
Il Vangelo di Matteo/2,13) si riferisce che Egli, dopo aver digiunato 40 giorni e 40 notti, finalmente ebbe fame.
Sia il Buddha che Maometto, iniziarono  la loro predicazione all’età di quarantenni.

 
La quaresima è uno dei tempi forti che la Chiesa cattolica e altre chiese cristiane celebrano lungo l'anno liturgico. È il periodo che precede la celebrazione della Pasqua e che, secondo il rito romano, dura quarantaquattro giorni (partendo dal mercoledì delle Ceneri) mentre, secondo il rito ambrosiano, ne dura quaranta, a partire dalla domenica successiva al Martedì Grasso. Tale periodo è caratterizzato dall'invito alla conversione a Dio. Sono pratiche tipiche della quaresima il digiuno ecclesiastico e altre forme di penitenza, la preghiera più intensa e la pratica della carità. È un cammino di preparazione a celebrare la Pasqua, che è il culmine delle festività cristiane.
Ricorda i quaranta giorni trascorsi da Gesù nel deserto dopo il suo battesimo nel Giordano e prima del suo ministero pubblico. È anche il periodo in cui i catecumeni vivono l'ultima preparazione al loro battesimo.

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