domenica 10 febbraio 2013

LA MENTE (prima parte)


 

Buona sera fratelli, è con immensa gioia che vi vedo riuniti questa sera, diciamo allora che questo è soltanto l’inizio di un lungo lavoro che vi vedrà fortemente impegnati, sempre che il vostro libero arbitrio sia usato bene e che la vostra mente sia tenuta a bada, Questa sera parliamo appunto della mente  che è la parte più difficile da governare della vostra totalità, nella vostra mente attuale è anche il risultato dei pensieri e dei sentimenti che avete evoluto nelle vite precedenti, perciò vi ritrovate la figlia che voi stessi avete partorito e avete alimentato con grande cura precedentemente, questa figlia è ancora bambina e molti sono i suoi capricci, non posso dirvi ora che dovevate badare ad essa molto tempo prima, perché soltanto ora cominciate  e, questo lo dico per tutti, a comprendere più precisamente i contorni dei suoi confini e dei suoi limiti, è dunque giunto il momento di soffermarsi , di sostare un attimo in meditazione e chiedersi fino a che punto vogliamo essere giocati da questo strumento, che è diventato il padrone di noi stessi  niente è perduto comunque e tutto può essere cambiato da un momento all’altro con un forte atto di volontà, d’ora in poi il vostro governatore assoluto deve essere la volontà, traetela dalle profondità di voi stessi,  dalle vostre viscere e lo dico non soltanto come metafora, ma come realtà assoluta, perché la sede della volontà,  sono appunto le viscere intestinali, questo significa che anche se apparentemente può sembrare strano dovete guardare con particolare attenzione a ciò che mangiate, e come lo mangiate, poiché voi non avete riflettuto a sufficienza su questo momento importantissimo della vostra vita, poiché il nutrimento è di origine Divina e tale deve essere vissuto come tale e deve essere benedetto e particolarmente rispettato e quindi allora il primo consiglio che do alle radio (trasmettitori umani che captano e ricevono messaggi dai Maestri, sono chiamate radio) presenti, è appunto quello di incominciare a nutrirsi in modo diverso e non soltanto eliminando certi  cibi di cui , abbiamo già fatto cenno, ma nutrirsi significa anche mettersi in un atteggiamento particolare di devozione, nei confronti di ciò che si mangia, nell’atto in cui mangiate, voi inserite degli atomi che devono fondersi con quelli del corpo, è anch’essa un’operazione alchemica ad alto livello, se non interviene la vostra volontà che domina la mente e la fa dirigere verso questo pensiero assoluto, questo processo alchemico non si compie e succede  spessissimo che gli atomi esterni combattono furiosamente con quelli interni   o viceversa, perché anch’essi , cioè quelli interni, sono abituati dalla mente a separare  e a dividere e quindi quando entra qualcosa di estraneo, questi atomi si uniscono per combatterlo, perciò osservate bene il fenomeno, se volete che alle Forze Divine che avevate dentro  di voi si aggiungano altre Forze Divine che provengono dall’esterno e che soprattutto questo processo diventi consapevole alle vostre cellule, occorre che siate voi con la vostra mente a innescare questo processo di consapevolezza che trasformando le cellule , esterne e quelle interne produrrà appunto una reazione alchemica di profondissimo significato, perciò quando sedete a tavola o anche quando bevete anche un semplice bicchiere d’acqua, voi, sostate un attimo e guardate ciò che state per digerire o per bere, come guardate una persona, entrando dentro, la sua anima,  dentro la sua qualità e chiedete a ciò che state per ingerire di darvi la sua qualità, di darvi la sua essenza, applicate questo consiglio scrupolosamente in ogni momento della giornata, anche di fronte ad una tazzina di caffè, voi dovete soffermarvi un’attimo a ringraziare questa bevanda e chiedere di darvi la sua qualità
(1-continua)

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