Fratelli
di mondi sconosciuti,
mi chiamo uomo e vesto polvere.
Torbido
è il mio respiro
nel
siderale silenzio che circonda la mente.
Ma
il prigioniero di Luce bussa e l’alba cerca
in
questo giardino di pietra.
Astronavi
di speranza solcano i cieli
come
comete di luce infiorano nuovi mondi.
FRATELLO!
Guarda la mia veste, anche se di dolore è consunta,
anch’io
sono Figlio.
Nessun commento:
Posta un commento