La miseria è una condizione della
vita, procurata dalla: bassezza, grettezza, e pochezza di una realtà
intellettuale e di una morale povera, i cui effetti sono: grande indigenza e povertà, che portano a una persona a un’insieme di
disgrazie dolorose e di patimenti atroci.
Siamo cittadini di uno strano
paese, i cui regnanti si preoccupano di contarsi, ma questo non è cibo per chi
ha fame. Tutte queste persone che gestiscono tutti nostri patimenti, perché non
si uniscono per farli cessare? Forse perché con il rosso o l’azzurro la fame cessa?
La vera miseria è che nessuno
vuol far cessare questa miseria, perché la vera miseria sta”nel pensiero vago
senza progetti umanistici, nei pensieri vuoti, i loro schiamazzi da comizio
sono parole ricche di speranza, ma privi di realtà, che sanno che non
manterranno mai.
Sono capaci di organizzare grossi
festival per il popolo bevone e dormiente, ma non sono capaci di dare cultura
alle masse, e tantomeno di regalare un piccolo libro a un fanciullo povero, che
domani sarà il nostro futuro. E questa è miseria.
Siamo in miseria perché le nostre
leggi, non sono leggi, ma accordi fatti da persone che non conoscono la
miseria.
Sono in miseria anch’io perché ho
lavorato come tutti una vita, per non essere stato capace di cambiare niente, e
questa è miseria. Siamo nati nudi e
forse moriremo in mutande, e questo è miseria.
A questo disastro dell’umanità,
ho acceso la mia piccola luce che è la mia guida, e dal mio piccolo scrigno
della memoria, ho raccolto un piccolo pensiero, “se ai nostri cari ministri
facessimo firmare un giuramento, non sulla costituzione, perché è fatta da
uomini, ma sui comandamenti divini dell’antica
legge che cosi scrive:
“Ama il tuo
prossimo come te stesso”, quindi se tu mangi anche l’altro deve mangiare.
“Non rubare” se sei
un produttore di fame nel mondo, ravvediti, e sii prudente nell’emanazione
delle tue leggi, perché la gente ha fame, e tanti sono in miseria.
“Non dire false
testimonianze” , perché la colpa non sempre è dell’altro, e se così fosse,
cambia la legge, perché la gente ha fame.
Questa è una vera
legge perché è “Divina”. Quindi anche tu
prete , quando assolvi, pensaci, perché questo è genocidio.
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