giovedì 21 febbraio 2013
UNA STORIA VERA
Ferruccio lo conobbi per caso. Era la prima volta che tenevo una conferenza per radio, l’argomento era :
“Noi e i Maestri”. Arrivò una telefonata in radio, era Ferruccio, mi disse il suo parere sull’argomento, e la cosa fini lì. Terminata la conferenza , uscimmo dalla sede di questa radio, ma sul portone lì fermo c’era Ferruccio ad aspettarmi. Volle raccontarmi la sua esperienza. Entrammo in un bar, prendemmo un aperitivo, e li seduti comodamente ad un tavolo Ferruccio iniziò la propria storia.
“ E’ passato un anno da quell’esperienza dolorosa, raccontò Ferruccio. Io lavoravo come capo reparto alla Pirelli. Un giorno alla fine del mio turno di lavoro, mi preparai per il ritorno verso casa. Uscii dalla fabbrica e mentre mi apprestavo ad attraversare la strada una macchina ad alta velocità mi falciò, rimasi li immobile in mezzo alla strada, non sentivo più il mio corpo, una luce potente mi sollevava verso un tunnel luminoso, osservavo, quel corpo li disteso in mezzo alla strada, attorniato da molta gente che faceva commenti , ma la cosa non mi importava quasi niente. Provavo un senso di pace, ero affascinato da quello stato piacevole, ma una voce calda e suadente mi chiamò: “Ferruccio, ritorna indietro non è ancora il tuo momento, devi completare la tua esperienza terrestre”. Mi ritrovai in un bianco letto d’ospedale dolorante per le ferite riportate. La mia guarigione fu lunga. Non riuscivo a dimenticare quei momenti di pace, mi sentivo un altro. Presi a frequentare ospedali, carceri, per poter portare aiuto a uomini soli abbandonati dall’indifferenza della gente. Mia moglie non mi riconosceva più, e chiese il divorzio. Scoprii che avevo le doti di guaritore applicando le mie mani sugli ammalati. Osservavo Ferruccio con interesse , mentre vidi che delle sue mani che usciva una luce azzurra che gli zampillava attorno. Ci incontrammo in altre occasioni, ci scambiammo altre esperienze. Poi non lo vidi più. Ricevetti una sua telefonata, sin era trasferito in una cittadina della Liguria, aveva conosciuto un’altra compagna ed era felice. Mi disse che praticava l’arte della guarigione. Poi non seppi più nulla.
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