giovedì 25 luglio 2013

SE GUARDI IL CIELO

Se guardi il Cielo è perché credi in qualche cosa di grande, Il Cielo è la porta dell'infinito. Così è il tuo aspetto umano, che a te sta spalancando le porte dell'ignoto oltre puoi trovare immense vastità, oceani sconfinati, profondità siderali,
attraverso esse cambi l'essenza del tuo concetto e non osservi più il mare che ti sta di fronte o la montagna o la valle, come un confine alle tue aspirazioni, ma vedi giungere e penetrare oltre le immagini, ciò che sta oltre.
Un giorno è tale per un valore astratto che gli si è dato, ma può cambiare le proporzioni in funzione di te stesso.
Le ore possono scorrere lente o veloci, ma non cambia l'essenza di ciò che ti circonda,
ma il modo in cui le osservi.
La superfice trae inganno l'occhio disattento, fa scorrere immagini che sono frutto di un momento, ma se sai vedere la costruzione che tutto sorregge allora acquista una dimensione cosmica.
Quando esci dal piano umano ed entri in quello Divino Cosmico può diventare insaziabile il desiderio di conoscenza.
Così come l'aria contenuta in un palloncino, in esso si limita, ma appena liberata torna ad immergersi nella sua essenza, così il tuo spirito quando esce dal piano umano per disciogliersi nell'oceano cosmico.
Allora solo allora puoi veramente sentire che il tuo piccolo io può essere vasto come il creato, che il tuo spirito ritorna nella casa che gli ha dato le origini.
Mai ansia umana non può aver ragione di esistere se non quella di conoscere l'esistenza. Nessuna parola può contenere il cosmo, ma un'immagine-pensiero può sfiorarlo.

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