venerdì 19 luglio 2013

NON SEMPRE E' LA MANO CHE UCCIDE

Legge è una norma su cui si regola il comportamento degli uomini. L'uccidere è un comportamento criminale. In quanti modi si può uccidere? Uccidere per odio, uccidere per interesse, uccidere per rubare. Uccidere per gelosia. Quest'atto terribile di soffocare o sopprimere la vita di un essere vivente, ha portato l'uomo a regolamentare con norme punitive il misfatto. Vi è un'altra legge, che non è scritta nei libri dei tribunali è la legge di: "causa effetto". Se la vita di una persona cara viene a mancare per un atto criminale, quale effetto di dolore possono provare coloro che l'hanno subito. Si vede spesso che coloro che hanno subito questa dura prova, pronunciare insoddisfazione su una sentenza praticata da uomini e dai loro tribunali. Caino fu il primo omicida, uccise il fratello per gelosia, l'effetto fu che tutta la sua stirpe praticò l'omicidio, il conflitto, e le guerre. Si può uccidere anche con la menzogna, spogliando un uomo della sua dignità. Quanti persone hanno pianto, quando è stata riconosciuta la propria innocenza. La dignità dell'uomo è un valore irrecuperabile, che lascia sempre dei sospetti di un'incerta colpevolezza a chi è ottuso superficiale ed ignorante. Il crimine è un male dell'uomo, ma il suo recupero non è impossibile. Non è la costruzione di carceri che risolvono il problema. Il problema può essere risolto con la ricostruzione dell'uomo, e dei suoi giudici.

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